Il debito pubblico italiano raggiunge un nuovo record a marzo, sfiorando i 2.790 miliardi di euro

Il governatore di Bankitalia Ignazio Visco
Il governatore di Bankitalia Ignazio Visco

ROMA – Il debito pubblico italiano ha raggiunto un nuovo record a marzo, sfiorando i 2.790 miliardi di euro, secondo quanto comunicato da Bankitalia. Rispetto al mese precedente, il debito è aumentato di 17,8 miliardi di euro, salendo da 2.772 a 2.789,8 miliardi di euro.

Bankitalia ha precisato che questo aumento è dovuto al fabbisogno delle amministrazioni pubbliche, che ammonta a 31,3 miliardi di euro, e agli effetti di scarti e premi all’emissione e al rimborso, alla rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e alle variazioni dei tassi di cambio, per un totale di 0,4 miliardi di euro. Questi fattori hanno più che compensato la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro, che si è attestata a 29,4 miliardi di euro dopo una diminuzione di 13,9 miliardi di euro.

Nonostante l’aumento del debito pubblico, è interessante notare che le entrate tributarie sono aumentate del 5,5% su base annua, raggiungendo i 35 miliardi di euro. Questo dato positivo indica una maggiore capacità di raccolta delle imposte da parte del governo, che può contribuire a migliorare la situazione finanziaria del paese nel lungo termine.