(PRIMANOTIZIE) ROMA, 30 APRILE 2025 – Nell’elegante cornice del Pio Sodalizio dei Piceni, a pochi passi da Castel Sant’Angelo, lo scorso 28 aprile si è tenuta la mostra-evento “Immagini in mostra”, un incontro collettivo dedicato all’Arte Visiva che ha trasformato Piazza di San Salvatore in Lauro in un piccolo cuore pulsante di creatività e dialogo.
Tra le luci calde della sala, a brillare in modo particolare è stata la presenza della fotografa Miriam Lombardo, che ha saputo rapire sguardi e silenzi con una serie di ritratti profondi, poetici, essenziali. Non fotografie da osservare, ma da ascoltare: ogni volto catturato da Lombardo è il risultato di un percorso di empatia e fiducia, che comincia prima dello scatto, in momenti condivisi, conversazioni sincere, incontri intimi tra artista e soggetto.
“Il mio obiettivo – racconta Miriam – non è solo vedere, ma aiutare le persone a rivedersi, a riscoprirsi, a parlarsi con onestà. Io fotografo ciò che loro decidono di mostrarmi, con delicatezza, rispetto e cura.” Ogni immagine si accompagna a una ricerca visiva personalizzata, costruita su misura per restituire non solo l’aspetto, ma l’essenza.
Classe 1989, napoletana di nascita, Lombardo vive la fotografia come un’eredità familiare, un atto d’amore trasmesso da suo padre. “Fotografo da quando ero bambina – confessa – e l’arte, la poesia, la mitologia e la musica sono le mie bussole. Cerco sempre un istante di magia, qualcosa che tocchi l’invisibile.”
Nel contesto della mostra, la sua visione si è distinta per delicatezza e intensità, in equilibrio tra sogno e realtà, tra luce e ombra. Un lavoro che non si impone, ma invita: a rallentare, a sentire, a guardare davvero.
“Immagini in mostra” non è stata solo una collettiva fotografica, ma un viaggio condiviso, e quello proposto da Miriam Lombardo è stato senza dubbio uno dei più commoventi. (PRIMANOTIZIE)