Maltempo: Po sale 1,5 mt in 24 ore, allarme in Piemonte

Foto di 3B Meteo

TORINO – Il livello fiume Po è salito di 1,5 metri in un solo giorno ai Murazzi di Torino in Piemonte dove in piu’ punti ha raggiunto livelli di preallarme e sotto osservazione sono anche molti corsi d’acqua a causa del maltempo che ha devastato la Romagna ma con danni pesanti anche nelle regioni limitrofe dalla Toscana alle Marche. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti dal quale si evidenziano gli effetti delle forti perturbazioni che si sono abbattute sulla Penisola nel mese di maggio dopo che il primo quadrimestre del 2023 aveva fatto segnare il 15% di precipitazioni in meno ma con punte di oltre il 40% in meno al nord, rispetto alla media storica secondo i dati  Isac Cnr.

Se in Piemonte – sottolinea la Coldiretti – è allarme per il passaggio la piena del Po la situazione del piu’ grande fiume italiano è rappresentativa – sottolinea la Coldiretti – delle difficoltà in cui si trovano numerosi corsi d’acqua in Piemonte con rischio esondazioni con possibilità di frane, caduta alberi e allagamenti. Sono gli effetti delle intense precipitazioni che hanno colpito, insieme alla Romagna, importanti aree agricole del Paese con l’allerta meteo che si estende dal Piemonte al Lazio, dalla Sicilia alla Calabria mentre resta rossa in Romagna dove – precisa la Coldiretti – si contano i danni anche nelle regioni limitrofe.

Nel Mugello in Toscana il maltempo, che in poche ore ha scaricato tra Marradi, Firenzuola e Palazzuolo sul Senio oltre 150 mm di pioggia innescando decine di “slavine” di fango che hanno “staccato”, come se fossero state tagliate a fette, interi pezzi di terreni coltivati, colline, pascoli e boschi e castagneti da frutto. Le numerose frane e smottamenti causati dalle eccezionali piogge rendono impossibile – continua la Coldiretti – accedere alle aziende agricole, ai terreni seminati e ai pascoli con grande preoccupazione per i tempi di ripristino della viabilità che è, in molti tratti, compromessa.

Nelle campagne allagate delle Marche sono a rischio – precisa la Coldiretti – le coltivazioni di grano, di girasole, di colza la frutta, gli ortaggi ed anche il fieno per l’alimentazione egli animali negli allevamenti senza dimenticare le frane e gli smottamenti che ostacolano la viabilità.

“Le Federazioni della Coldiretti delle Regioni interessate sono mobilitate per dare assistenza alle aziende agricole colpite e per monitorare i danni insieme ai vigili del fuoco, la Protezione Civile e le forze dell’ordine la quale va il ringraziamento della Coldiretti per l’azione di assistenza alle popolazioni colpite.