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sabato, Luglio 27, 2024
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Crimini di Caivano, incontro con Angelo Pisani

NAPOLI – Stamane nella giornata mondiale dei diritti dei bambini e di tutela dell’adolescenza tra gli studenti nell’auditorium del polo liceale “Salvatore Di Giacomo” a San Sebastiano al Vesuvio si è inaugurata la stagione 2023/24 del Caffè letterario con la presentazione e lettura del libro memoria sui crimini di Caivano .
Appuntamento ormai consueto, organizzato dalle prof.ssoresse Marilù Cuppone e Marina Faustoferri. Ospite della mattinata l’avvocato Angelo Pisani, (a sinistra nella foto) che, nella giornata mondiale dedicata ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ha portato la sua testimonianza presentando il libro “Ho visto Chicca volare” . La terribile storia degli abusi perpetrati a danno di bambini nel parco verde di Caivano.
Avanti ad un pubblico di giovani attenti e commossi, insieme alla DS prof.ssa Fabrizia Landolfi, si sono alternati ai microfoni del “Caffè” diversi ospiti: anche il preside dell’IC Parco Verde, dott. Bartolomeo Perna accompagnato dalla maestra Pina Pascarella, protagonista del libro di Pisani come la persona che per prima ha denunciato gli orrori che venivano portati avanti tra le mura dei palazzoni del parco verde. La giornalista del mattino Dott.ssa Maria Chiara Aulisio che fu la prima la scorsa estate a denunciare nuovi gravi fatti che vedevano coinvolte ragazzine di Caivano, il Sindaco di San Sebastiano al Vesuvio Giuseppe Panico presenza costante in ogni attività culturale promossa sul territorio.
La mattinata è trascorsa tra i commenti, le letture e le domande dei ragazzi rivolte all’avvocato Pisani e agli altri ospiti. Ne è scaturito un dibattito importante, estremamente coinvolgente concluso con la riflessione stimolata dalla dottoressa Aulisio che esortava i giovani a non abbandonarsi all’indifferenza e a condannare l’omertà. Se “ognuno fa la sua parte” le cose possono migliorare. La mattinata si è conclusa con le parole dell’avvocato Pisani “se non si rinuncia all’opportunità, di qualsiasi tipo – dall’esigenza di rispondere all’opinione pubblica con i numeri o la sentenza esemplare così come alle vetrine che una tragedia conferisce di ufficio – continueremo a guardare il dito e non la luna. Vale a dire ai dettagli del problema e non al suo nucleo. E chi ne farà le spese saranno ancora loro, i bimbi, i giovani, gli indifesi”, mentre le istituzioni e la giustizia devono esser complici del bene e dei valori intimi ossia sempre complici e assistenti delle vittime.

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