Il Cremlino accusa l’Occidente: «Molte azioni negative e inganni hanno portato alla risposta della Russia»

il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov

MOSCA – In un’intervista televisiva, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha espresso forti critiche nei confronti dei Paesi occidentali, sostenendo che le loro azioni e i loro errori abbiano costretto la Russia ad agire con un’operazione speciale. Secondo Peskov, l’Occidente ha ingannato la Russia dopo il crollo dell’Unione Sovietica e ha orchestrato sei ondate di espansione della NATO.

Peskov ha dichiarato che i Paesi occidentali hanno commesso molte azioni cattive e hanno commesso numerosi errori nei confronti della Russia. Ha sostenuto che l’Occidente ha cercato di ingannare la Russia, manipolando gli eventi dopo la fine dell’era sovietica. Secondo il portavoce del Cremlino, l’espansione della NATO è stata un fattore significativo nell’escalation delle tensioni tra la Russia e l’Occidente.

“La Russia è uno Stato troppo grande per essere trattato in quel modo e troppo forte per arrendersi”, ha affermato Peskov, sottolineando la determinazione e la resilienza del paese. Ha suggerito che la risposta della Russia è stata necessaria per proteggere i propri interessi e la propria sicurezza.

Riguardo alla Corte penale internazionale (CPI) dell’Aia, Peskov l’ha definita “un burattino nelle mani dell’Occidente”. Secondo lui, l’Occidente ha strumentalizzato la CPI per perseguire i propri obiettivi politici e per influenzare le questioni internazionali in modo selettivo.

Le dichiarazioni di Peskov evidenziano le tensioni persistenti tra la Russia e l’Occidente, sottolineando una percezione di inganno e aggressione da parte dei Paesi occidentali secondo il punto di vista russo. La narrazione presentata dal portavoce del Cremlino riflette la posizione ufficiale russa e rappresenta un ulteriore ostacolo nel tentativo di migliorare le relazioni tra la Russia e l’Occidente.